'Che si abbia o meno, la capacità di masticare delle fette di favo per ore, riuscendo a separare il miele dalla cera, solo il tempo è in grado di dirlo. Come per Matera. Nel 2019 diventa capitale della cultura europea, con una presenza di 700 mila turisti al posto dei quasi 200 mila del 2010. Vengono investiti 48 milioni di euro per la realizzazione del programma culturale e degli eventi. La città cambia pelle, dai negozi, alle attività, alle semplici case disabitate che danno vita a bed and breakfast e case vacanze. Nascono i primi supermarket orientali, viene risistemata la stazione centrale, che vera e propria stazione non è, perché a Matera il treno non è mai arrivato. Il futuro di questa città è Open, come recitano gli slogan sulle bandiere della festa, come a dire chi vivrà vedrà. Queste foto sono una documentazione del cambiamento e una descrizione ironica di come lo scenario per le strade cambia, tra la gente del luogo e gli oggetti, i turisti. Di come cambia da dentro, nelle attività nate per questo momento, nelle case. E' una sorta di esperimento sociale: Matera da docile città capoluogo di provincia sorniona e silente, si ritrova sotto i riflettori e al centro dell'attenzione di tutta Europa. Separare la cera dal miele, è riuscire a non perdere lo spirito di un luogo, la sua essenza, e a trasformare uno sviluppo improvviso ed enorme in investimenti e scelte giuste per il futuro. Nina vola ancora, sulla sua altalena arrugginita. E io non smetto di cercarla. E' lo spirito ed il volto di una donna, di una città. E' la passione che vola via dai muri di tufo mentre si sgretolano al vento della sera, è il geco immobile sotto le luci arancio dei lampioni, e' il silenzio assordante della gravina nei giorni d'estate. E' la luce ambrata dei pomeriggi di Marzo che squarcia le chiese e la cattedrale. E' amore, credo di questo si parli, alla fine dei conti.'